martedì 18 marzo 2008

Israele-Germania: le prese di responsabilità pagano...

La Shoah ha tracciato solchi insuperabili nella storia europea fra Ebrei (europei o meno) ed Europei, Tedeschi in particolare.
Ma il debole seme depositato quarantotto anni fa nel territorio neutrale nel Waldorf-Astoria Hotel di New York da due leader carismatici, David Ben Gurion e Konrad Adenauer, uno fondatore di uno stato che prima non esisteva, l'altro di un Paese finalmente democratico che cominciava a fare le prime ammissioni delle mostruosità compiute, è germogliato e sta dando vita, pare, ad una pianta sempre più vigorosa.

  • Nonostante i tentennamenti e le ipocrisie tedesche e più in generale dell'UE sulla minaccia iraniana;

  • Nonostante la persistenza nella società tedesca di potenti e diversificate forme di antisemitismo, che peraltro non impedisce il riformarsi ed il rafforzarsi di una delle più numerose e vitali comunità ebraiche in Europa (circa 200000 membri), seconda solo a quelle russa e francese.


La visita della Bundeskanzlerin Merkel alla Knesset è sicuramente un altro passo importante del processo di accettazione da parte di Ebrei e Tedeschi, non solo israeliani, di un futuro pacifico e rispettoso che non dimentichi le tragedie del passato ma che neppure ne sia prigioniero.
Ma il cammino non avrà mai fine, in un mondo come questo, così insicuro, così incapace di guardare ai suoi problemi senza attribuire la colpa di tutto a qualcuno o qualcosa (Bush, Israele, il complotto sionista, la massoneria globale, la CIA ecc.ecc., talvolta in versione mix, talaltra separatamente).

I risultati finora raggiunti non erano neanche immaginabili né tanto meno razionalmente prevedibili sessant'anni fa: il dialogo dunque paga, quando fra entrambi vi sia desiderio di costruire qualcosa di buono, sotto la spinta di diverse motivazioni che però conducono ad un obbiettivo condiviso.

Risultati che potrebbero essere rovinosamente cancellati in breve tempo; ma la speranza è l'ultima a morire, e per quanto è stato ottenuto è giusto combattere con le unghie con i denti, contro i cinici, gli idioti e chi preferisce vedere il passato come un'icona, piuttosto che come uno specchio per vedere in se stessi.



Per quanto riguarda il nostro passato, aspetto ancora con ansia di vedere un premier ed un presidente della Repubblica che vanno ad inchinarsi in memoria delle mostruosità che i nostri nonni commisero in Africa e nei Balcani.
Ma soprattutto aspetto nel mio piccolo che, invece di fare la morale (con le conseguenti battutine vagamente razziste) a certe ovviamente censurabili riserve da parte di alcuni Teteski decada lo spregevole mito degli Italiani "brava gente".

La battaglia è eterna, ma il prezzo vale la candela: solide relazioni israelo-tedesche docent.



3 commenti:

Unknown ha detto...

easter...?
walk on water with me ;)
peace and love


guarda, mai commento fu più appropriato :) se passi da me capisci ;)

MattBeck ha detto...

Capito... ;-)

Buona Pasqua, Batsy.

E' un mondo del cavolo, come recita la canzone postata da te, ma qualche bella notizia (vedi supra) ogni tanto capita,,, :-)

Anonimo ha detto...

secondo me sei puntuale ed analitico. ciao, Artur