mercoledì 24 settembre 2008

VIOLET: Ultimo appello delle ultime ore per asilo umanitario. Firenze, se ci sei batti un colpo

L'emergenza di Violet si fa sempre più tragica di ora in ora. Di fronte alla persistente indifferenza omissiva dell'Ambasciata francese, rimangono le istituzioni italiane di Catania, città sull'orlo del baratro.

Ecco perché è fondamentale chiedere altrove le tutele cui Violet ha diritto. Ho dunque inviato questa lettera (via fax, il tempo stringe e non si guarda indietro) al Sindaco della mia città (Firenze), Leonardo Domenici, che potrebbe dare asilo a Violet per permetterle di portare avanti la sua battaglia sociale.
Spero con tutto il cuore che altri lo facciano, inviando al Primo Cittadino della città culla dell'Umanesimo una lettera che così ravvivi il suo antico spirito di dignità dell'Uomo davanti ai suoi simili.



Qui sotto il testo della lettera


Gentile Signor Sindaco Leonardo Domenici,



In quanto cittadino di una città nota nel mondo per civiltà ed impegno, ciò che implica l'essere paladina della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, Le chiedo di dare asilo in primis per motivi umanitari alla Signora F. C. V. V., cittadina francese residente a Catania; sperando come tante altre persone, comuni e non, impegnate in prima persona in questa vicenda, che le procedure e la burocrazia non abbiano il sopravvento sui diritti fondamentali (art.3): il diritto alla libertà, alla sicurezza e, in questo caso, alla vita.

Premetto che da anni le istituzioni competenti vengono contattate tramite i canali regolari, sollecitate continuamente, anche oggi, dalla crescente emergenza; pur essendo dunque a conoscenza di una tragedia imminente a giorni, le istituzioni sia italiane che francesi si mostrano chiaramente omissive. Sono di fatto inerti, limitandosi a rassicurazioni verbali, in assoluto spregio di ogni legge e norma morale e di qualsivoglia rispetto per la dignità ed i diritti dell'individuo.

La Signora e tutti noi teniamo a non limitarci all'ambito personale, ricordando che la società è fatta di persone dotate di diritti e coscienza civile che speriamo vadano oltre il populismo. Riteniamo che ogni battaglia che tocca soprattutto la legalità non possa mai essere una battaglia personale. Non abbiamo dunque nessun dubbio che Lei non potrà lasciare cadere nel vuoto una vicenda così vicina alla sua traiettoria umana e politica. Ritengo come tutti di fare il mio dovere di cittadino, con le responsabilità che ciò implica; dunque, sperando di essere in sintonia, io e tanti altri la ringraziamo sentitamente, per il suo senso, di cui nessuno dubita, della responsabilità personale.




In attesa della Sua risposta, cordialmente




Matteo C



PS Per la verifica del caso ci sono naturalmente tutti i riferimenti, che io ed altri saremmo ben lieti di darle.