lunedì 3 marzo 2008

Guzzanti, della comicità e della politica

E' cosa ormai assodata storicamente che i regimi politici marcatamente autoritari, al di là delle ideologie e delle morali di riferimento, tendono ad annullare e/o controllare pesantemente e/o imbavagliare tutti quei professionisti del riso (comici, vignettisti, umoristi, cabarettisti, imitatori...) che sono poco propensi ad ignorare la società in cui vivono e che attaccano in modo più o meno pregnante, più o meno aggressivo ciò che vedono.

Uno dei casi più eclatanti è quello intorno alle Rane di Aristofane (neppure la più politica delle sue commedie), insuperato, coraggiosissimo colosso dello sbeffeggiamento politico e sociale, di alcuni anni fa. Ma di episodi ne esistono molti, non ultime la comica citazione in giudizio dello studio Previti a Sabina Guzzanti per uno dei suoi spettacoli; o la causa intentata da D'Alema contro Forattini per una vignetta, pur discutibile. *

Il potere è il potere, politologicamente parlando: esistono regole e meccanismi generali universali che si esplicano, si formalizzano e si giustificano in tutti i contesti politici, sincronicamente e diacronicamente.


Nel contesto italiano attuale, attaccare e deridere, umanizzandole, certe lobbies, certe forme di pensiero e certe iniziative è meritorio e salutare, anche per lo sbeffeggiato: saper guardare in se stessi in modo meno serioso e con minore sicurezza (Eraclito, frg.101 Diels-Kranz docet), trovando punti deboli nelle proprie idee e motivi per ridere di se stessi, è cosa estremamente salutare.

Per chiunque.

Anche per questo non posso non apprezzare nel metodo e nel merito questa pièce di Paolo Guzzanti.
PLAUDITE!!!!!!!


*
Il Caso Forattini-D'Alema (politico per il quale non nutro alcuna simpatia né stima, come credo sia noto a chi mi legge da un po') è diverso dai precedenti, in quanto Forattini, pur in un contesto scherzoso come una vignetta, accusa D'Alema di reati gravi, quali sono quelli configurabili dalla manomissione di un documento come il cosiddetto dossier Mitrokhin.
In questo caso il tentativo di D'Alema di difendere la sua onorabilità è piuttosto comprensibile. Chi rammenta altri casi eclatanti me li segnali, bitte!!!







E ancora qui





6 commenti:

andrea1979 ha detto...

Spettacolare, semplicemente spettacolare!

ciao

www.progettosparta.splinder.com

MattBeck ha detto...

In gran forma, verissimo! ;-D

Il piduista mascherato e Venditti rimangono il meglio, almeno nella forma e nella verve comica; ma sul contenuto e soprattutto sulla difficoltà dei temi, questa è secondo me la pièce magistrale

IL LAICISTA ha detto...

Condivido il post, ma Guzzanti è veramente grande!

Anonimo ha detto...

La scarsa capacità del potere di ridere di se stesso è direttamente proporzionale al suo essere DAVVERO ridicolo, anche nel mettere bavagli a chi si limita spesso a dire: "Il re è nudo".

C'è da dire che ormai far ridere sul potere è sempre più difficile, perchè il potere è diventato così pieno di uomini ridicoli, da riuscire nelle non facilissima impresa di fare benissimo la caricatura grottesca di se stessi.

Guzzanti è mitico. Semplicemente.

Un sorriso sorridente
Mister X di Comicomix

Finazio ha detto...

Guzzanti è un grande. Come la sorella Sabina. Lo stesso non si può dire del papà, porello. Sul caso Forattini concordo con te, ma credo che la querela intentata da D'Alema sia stato un clamoroso autogol: ha consegnato Forattini (per quanto di scarso valore satirico) alle destre ed ha dimostrato che anche le persone di sinistra odiano la satira se copisce loro. Scarso fair play. Speriamo che Ferrara con quereli Disegni per il suo fumetto...

MattBeck ha detto...

Vero, Mauro.

Una cosa cui non ho accennato è che peraltro spesso la satira è corrosiva dello status quo non in funzione riformatrice-innovatrice, bensì passatista e nostalgica.

Ma non è il caso di Guzzanti, che non è certo un codino, al contrario di Aristofane ;-)

@ Mister X

Welcome!
Assolutamente d'accordo; la tua definizione dell'equazione

"La scarsa capacità del potere di ridere di se stesso è direttamente proporzionale al suo essere DAVVERO ridicolo, anche nel mettere bavagli a chi si limita spesso a dire"

sintetizza appieno il senso del mio post


@ Finazio

Benvenuto!

Beh, riconoscerai che è un grande nella comicità involontaria, spero :-)
Ma in fin dei conti, sì, c'è di meglio di Guzzanti pure in questo.

C'è pur sempre il suo super "esperto" (cioè, cazzaro) Scaramella :-D