sabato 2 febbraio 2008

Mediaset patrimonio del Paese

"Mediaset patrimonio del Paese..."
Also sprach D'Alema, nel pieno delle sue ben note facoltà mentali...
Beh, che dire, per una volta in vita sua Baffetto ci ha azzeccato in pieno.
Una recente sentenza della Corte Europea di Giustizia dichiara illegittimo l'utilizzo da parte di Rete 4 di alcune frequenze tolte coll'ennesimo colpo di spugna da Sua Emittenza, autentico self-made man italico.


La prima cosa che balza agli occhi è l'ennesima umiliazione dell'Italia, che si manifesta come il campione dell'illegalità costituita, del pubblico sberleffo della legge, del rovesciamento di classe dello stato di diritto cui la valente coalizione di centro destra nostrana burlescamente si richiama.

Gioco facile, però.

A causa di una sinistra inqualificabile, per ignavia istituzionale: forse basterebbe stimolare il rispetto della legalità per i potenti, per riottenere un po' di fiducia e di voti.

Secondo ordine di considerazioni è la questione economica: una bella mazzata, come ben evidenzia un giornalista poco amato dal carrozzone mediaset, per motivi insondabili...

"Intanto l’Europa, che ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia per l’illegittimità della Gasparri, potrebbe presto condannare il nostro Paese a versare una multa di 400 mila euro al giorno. Risarcimento a Di Stefano ed eventuale multa saranno, ovviamente, a spese dei contribuenti.

Secondo l’infallibile pratica del “ridi e fotti”, per 15 anni il Cavaliere ha imposto al Parlamento gli affari suoi come affari di Stato. Mantenendo Rete4 sull’analogico terrestre, ha incamerato introiti pubblicitari da favola che non avrebbe mai visto se l’emittente fosse finita sul satellite. E ora chi paga i danni? Lo Stato. Cioè, pro quota, ciascun contribuente."

Cioè, paga Pantalone, cioè coloro che, tanto inc@zzati (in parte giustamente) per una finanziaria volta ad evitare la bancarotta preparata dal governo Berlusconi (parola di Nouriel Roubini), dovranno pagare per un furto commesso da un privato.

Mediaset è proprio un patrimonio, ha ragione D'Alema; un patrimonio che costerà molto al popolo italiano.

PS Sulla ferale Cassandra vedi qui

1 commento:

MattBeck ha detto...

Solo alcune ore dopo aver pubblicato il post ho saputo della morte della madre di Berlusconi e degli indecenti fischi a Firenze, la mia città.

Affari e politica sono una cosa, la vita e gli affetti privati un'altra.


Alla famiglia Berlusconi la mia solidarietà