domenica 18 maggio 2008

L'idra sindacale

Eh sì, è inevitabile.
Quando escono dei libri seri, documentati, metodologicamente rigorosi, l'autore deve affilare preventivamente la spada, indossare le belle armi bronzee come un eroe omerico e posizionarsi per reggere ad attacchi pesanti, talvolta ben motivati, talaltra strumentali e faziosi.


Anni fa pensavo (forse un po' ingenuamente) che più un libro è strutturato e documentato, meno suscita polemiche.
Qualche volta è così, tanti libri cialtroni vengono sommersi da polemiche e finiscono nella cloaca dei libri mal riusciti. Ma di norma più un libro è incisivo e tocca con competenza questioni delicate e soprattutto che non vogliono essere risolte da chi detiene il potere pubblico, più l'autore deve prepararsi, coltello fra i denti e scudo al braccio, a difendere la bontà e correttezza delle sue posizioni.





E' questo il caso di Stefano Livadiotti, giornalista de L'Espresso autore di un breve ma sostanzioso libro-inchiesta su alcuni dei massimi sindacati italiani (specificatamente CIGL, CISL e UIL), che hanno un fatturato da multinazionale e pompano una quantità di denaro pubblico davvero eccessiva, soprattutto se si vede al crescente dramma del lavoro precario e della TOTALE assenza de facto di garanzie e diritti reali per molte tipologie lavorative.
Non per sembrare un laudator temporis acti, ma davvero il sindacato non è più quello di una volta.

Insomma, meno maxi concerti del I maggio ed annunci demagogici da TG, più lavoro sul territorio.

Soldi e regole non mancano, e che cavolo.

Mi ricordo che quella dei privilegi e dello strapotere parastatale inefficiente (per i lavoratori meno tutelati) dei vecchi sindacati storici è una antica, gloriosa battaglia radicale (e prima ancora del maestro Salvemini)*. Adesso che la situazione del lavoro è sempre più tragica e che la catastrofica metamorfosi del sindacato non è più mascherabile né eludibile, i nodi vengono al pettine ed i tanti lavoratori che per primi hanno visto il problema forse verranno ascoltati nelle loro denunce dai giornali di parastato e parapartito e dalla politica.

Solo quando scoppiano i bubboni chi ha ed aveva il dovere di intervenire de iure comincia ad agire (o fa finta di farlo)...






* Battaglia che i dirigenti Radicali hanno fffffurbescamente accantonato e fatto finire nel dimenticatoio proprio quando stava per scoppiare la crisi, da loro avvertita ed annunciata con decenni di anticipo. O sono scalognati o hanno poco senso della tattica...

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Il problema è che questi testi possono fare danni, oggi come oggi. Sostengo che la Casta, Grillo, etc. hanno infiammato un sentimento di antipolitica che ha portato al trionfo della destra.

Ben vengano testi critici, ma ripeto, il rischio è che si tagli con l'accetta laddove si dovrebbe usare il bisturi.

MattBeck ha detto...

Il rischio c'è, concordo.
Il rischio strumentalizzazione, anche dei libri eccellenti e fatti con le migliori intenzioni è senz'altro possibile. Mi vengono in mente certi articoli e discorsi fatti dopo il successo di libri come quelli di Pansa, intorno al dopo-resistenza.
Eccessi e crimini commessi da partigiani senza che spesso vi fosse una motivazione ideologico-politica sono stati usati da certa destra per attaccare un fenomeno in sé positivo (l'opposizione armata ed ideale al fascismo ed al nazismo.

Però letto in altro modo, Pansa ha scoperchiato un pentolone pieno di miti e retorica.

Esistono diverse chiavi di lettura, ed un libro così potrebbe anche essere usato come arma contro il sindacato in quanto tale, non contro certi suoi difetti.
Ma meglio parlare di un problema, puranco con un corredo di strumentalizzazioni e letture discutibili, che non parlarne affatto.

violet rouet ha detto...

Io, modestamente, penso che dove ce gangrena ben poco utile il bisturi.
trovo molto paternalista questo di non dire le cose chiare per non infiammare, ma chi? le masse?
Le persone comune sono la massa? non sono per autonomosia cosi sprovedute e si lo sono è proprio per la mancanza d'informazione.
Non è forse che la sinistra a perso l'ellezione proprio per essere diventata una casta anche lei, lontana de le persone che dovrebbe rapresentare?
Mattbeck mi scuso, ma il sindacato ha una funzione ben precisa, non è un entità morale astrata che possa vivere di glorie passate.
i lavoratori contestano da un bel po e fortemente i sindacati, anche prima del uscita de questo libro.
Nella realtà delle persone comune, non si po tapare il sole con un ditto...
Mi temo che li intelletuali hanno esasperato il convencimento di incidere loro sulla realtà.
Forse mettono solo nomi alle situazione gia ben latente??
Secondo me anche quando i tempi sono andate oltre il maturo...Scoprire l'acqua calda?
La parola Casta non ha illuminato nessuno,ritengo, a solo chiamato le cose con loro nome, e ha richiamato l'attenzione su cose che le persone conoscono bene da ANNI.
Certo un libro è più attendibile,(sic), si sa le persone comune, ce da stare attenti, sono facilmente influenzabili..
Ma siete sicuri????

Anonimo ha detto...

Assolutamente d'accordo. Non intendevo certo la censura. Solo che... facci caso... la Casta uscita durante il Governo Prodi, Grillo col suo "sono tutti uguali",
la mail col "non voto perché nessuno mi rappresenta. Mettetelo a verbale"... hanno portato a questo Governo e a questa opposizione ombra (opposizione ombra, non governo ombra).

falecius ha detto...

Sam: dici? Il distacco di Berlusconi su PD è stato consistente (anche per la scelta genialissima di Veltroni di "correre da solo"; che di per sé indica che vincere, PER LUI e per il suo gruppo dirigente, non era così importante, altrimenti si sarebbe alleato anche con Topo Gigio).
Il governo Prodi ha fatto mediamente abbastanza schifo a molti e non ha toccato le questioni leggi ad personam/conflitto d'interessi, per cui il PD (che era la forza principale del governo Prodi)ha poco da lamentarsi.
L'astensionismo di sinistra e l'aumento (non enorme, ma significativo) di schede bianche e nulle secondo me hanno colpito molto di più la sinistra arcobaleno, che inoltre esprimeva un progetto politico confuso e personaggi poco convincenti, nonché pagare le scissioni a sinistra e certe ipocrisie (tipo quella sulla guerra, che non gli ho saputo perdonare) e che soprattutto uno non capiva perché dovesse votarla, tanto non avrebbe MAI potuto governare.
Alla fine la "protesta" è stata, ahi ahi ahi ahimè, la grande assente dell'urna. Poca e dispersa in mille rivoli, tranne quella che andata verso, ahi al quadrato, la Lega.
Secondo me la base di sinistra dovrebbe essere più severa con i suoi dirigenti che con Berlusconi. Sono in buona misura i loro errori (e l'acquiescenza della base ad essi) a determinarne le sconfitte.
Io non mi sentivo rappresentato da NESSUNO (in realtà volevo votare un partito che nella mia regione non aveva potuto presentarsi) e ho fatto verbalizzare.
Non do retta a Grillo da un po' e non ho letto il libro di Stella. Ho solo notato un po' di cose, negli ultimi due anni, per cui ho perso qualsiasi fiducia nell'attuale opposizione (o quel poco che ne resta).

Anonimo ha detto...

Lavorando con una giuslavorista mi è spesso capitato di incontrare sindacalisti e dover lavorare con i sindacati.

Ero originariamente mossa dalla convinzione che il ramo "diritto del lavoro" potesse offrire belle soddisfazioni, e che il mio lavoro potesse essere utile alle persone..

Sarebbe lungo da spiegare, anche se mi rendo conto che lanciarla così è altrettanto dura, ma due anni di diritto del lavoro e sindacati mi hanno talmente distrutta che ho cambiato ramo!

Crollate le mie convinzioni assieme alle vecchie illusioni..Delle lotte per i diritti, il sindacalista che aiuta il lavoratore..ecc ecc. ecc.

Quando poi vedi che in alcuni casi l'interesse è il fallimento di un'azienda (in senso stretto)..allora pensi che il sindacato debba essere cancellato e RISCRITTO.

Non nego l'imprescindibilità del sindacato nel mondo del lavoro, ma proprio perchè avevo una certa idea ed una particolare sensibilità all'argomento che ho reagito malissimo una volta di fronte a certe cose.

MattBeck ha detto...

Cara Acrylic,

questo sì che che è un punto programmatico ("allora pensi che il sindacato debba essere cancellato e RISCRITTO") assai giusto che MAI verrà indicizzato da alcun partito né tanto meno realizzato....

Ciao, Fal!

Più che di opposizione, ormai possiamo parlare di distratta (o meglio ammiccante) avversaria (amica in interessi)... :-(


Scusate lo scandaloso ritardo nella risposta