sabato 3 maggio 2008

Rivoluzionari occidental-style





E' così che certe persone credono di essere anti potere? Bruciando bandiere ed inneggiando all'odio? Così che intendono la libertà? Così che intendono opporsi ai potenti e combattere le ingiustizie? Così che intendono l'anti omologazione culturale?
Questi conformisti dell'anticonformismo (il più dannoso e risibile dei conformismi) credono davvero di poter cambiare il mondo?

Bah, Oylem goylem, mondo strambo...



Immagine da Giomo

16 commenti:

Cristina ha detto...

Già, strambo davvero.

Però mi sento meno sola quando ti leggo.

Cristina

(Omnia munda mundis)

MattBeck ha detto...

Grazie, Cristina, anch'io quando passo da te :-)

Anonimo ha detto...

Conformisti dell'anticonformismo è effettivamente adatto.

Però... però tutte ste discussioni su bandiere e salone del libro e le parole di Fini (pur scandalose)... distolgono l'attenzione dal problema principale. Che indipendentemente da chi abbia torto o chi ha iniziato, in Palestina e Israele si ammazzano come cani e non c'è comunità internazionale che riesca a fermare questa reciproca politica di odio.

MattBeck ha detto...

Idiozie cosìhanno anche e soprattutto questo effetto negativo che tu segnali, Sam.
Ma se l'ONU continua ad essere così fazioso e solo apparentemente super partes e se l'UE continua a non verificare l'uso del denaro che presta... allora per forza gli USA, principali amici-finanziatori di Israele (e questo è un loro merito storico) continuano ad essere l'unico "arbitro" credibile nelle mediazioni israelo-palestinesi.
La Russia, da cui proviene una fetta consistente di cittadini israeliani di recente cittadinanza, teoricamente potrebbe agire in quel senso, non necessariamente in contrapposizione agli USA: ma gli affari con Iran e Siria (che usano l'anti sionismo come sacco da boxer per le loro politiche interne ed estere) sono troppo forti e succosi.
Al pari di Francia e Germania, che guidano l'UE, in fin dei conti.

A questo punto rimarrebbe l'ONU, che passa più tempo a criticare Israele (non sempre a torto) che la Cina, un paese con milioni di internati ed un sistema di sfruttamento generalizzato del lavoro che fa impallidire per dimensioni l'Inghilterra industriale descritta da Marx.

Finora gli unici tentativi di mediazione che si sono avvicinati ad una tregua di ampio respiro sono stati sovraintesi dagli USA (che finanziano anche i Palestinesi nell'ordine di centinaia di milioni di $), ma per diversi motivi ho dei dubbi sul fatto che proprio con il loro contributo possa nascere un solido accordo preliminare tra le parti.
In parte perché è Hamas al governo.

E poi anche il fatto che adesso in USA c'è la campagna elettorale e non credo che Bush sia interessato o desideroso di provare il colpaccio che provò Clinton a Cam David, per finire in bellezza la sua presidenza.
Forse dopo l'insediamento del(la) futuro(a) presidente...

Ma intanto chissà quante tragedie da entrambe le parti, hai ragione anche su questo :-(

Anonimo ha detto...

Chi brucia una qualsiasi bandiera ha torto. Punto e basta. E non perchè approvi la politica israeliana, anzi. Ma questo non è il modo di combatterla.

^_^

MattBeck ha detto...

Caro Comicomix, non so se e fino a che punto le nostre visioni sulla guerra mediorientale coincidano, ma hai espresso in una frase quanto ho cercato di dire nel post; concordo in pieno su questo ;-)

Anonimo ha detto...

Direi che sia il contesto borghese in cui la manifestazione è avvenuta, a rendere ridicolo il gesto: in altri contesti, per esempio in un campo invaso dai due stati in questione, avrei riconosciuto legittimità politica ad un rogo del genere.

Fermo restando ciò, Fini e la sua accusa al gesto, del tutto fuori luogo parlando di Verona, li ho trovati ridicoli:

http://vitabeffarda.splinder.com/post/17000267/Ultraviolenza

MattBeck ha detto...

Fini solo ridicolo? Troppo buono, Anarcadia...:-) aggiungo irresponsabili, demagogiche, furbesche.

Sono d'accordo che il bruciare bandiere non è la stessa cosa su un campo di guerra da parte di una persona che quella guerra la vive rispetto ad una piazza in un Paese neutrale da parte di un piccolo borghese viziatello.

Anonimo ha detto...

finalmente hai pubblicato e scritto qualcosa di giusto..........poi hai cercato di rovinare tutto con i commenti!!

MattBeck ha detto...

@ Signor Basta (bienvenido)

Veramente a me pare che i miei commenti si inquadrino in e completino quanto detto nel post...

Potresti specificare i punti in cui ti sembro contraddittorio?
Te ne sarei grato

Anonimo ha detto...

il commento è: Fini solo ridicolo........
in realtà, al di là della mistificazione che si è fatta sulle sue frasi, una cosa è certa:
bruciare in quel modo la bandiera di uno stato (cioè il simbolo della sua esistenza) significa uccidere il suo diritto ad esistere.
è come quando in piazza si bruciano i fantocci di un avversario e poi magari finisce che qualcuno pensa di ucciderlo davvero, come è successo con Biagi.
i gesti devono essere considerati per quello che rappresentano ed innescano e possono essere più gravi della morte di una persona, perchè sostengono la morte di migliaia o milioni di persone.
anche il nazismo cominciò con gesti simbolici............

MattBeck ha detto...

Equiparare un atto da vandalo della domenica ad un omicidio efferato...

Anzi no, più grave il primo del secondo!

Ebbene sì, così funziona la logica giuridico-politica in questa repubblica delle banane...

Anonimo ha detto...

Curiosamente sono gli stessi che sfilano per la PACE con le bandiere arcobaleno

MattBeck ha detto...

Benvenuto Essential Rambles!

Una bella dimostrazione di pacifintismo vecchia maniera, concordo.
L'unica cosa che mi consola è che erano davvero quattro gatti; la maggior parte dei manifestanti, che si condivida o meno le loro idee, non bruciava bandiere.

Anonimo ha detto...

E' una pratica assai triste, anacronistica ed assolutamente inutile, oltre che stupida..se anche ci fosse un briciolo di ragione o sostanza in certe posizioni, questi gesti fanno perdere tutto, e non aiutano nessun dialogo.

MattBeck ha detto...

Non non aiutano nessun dialogo, cara Acrylic, concordo; e se non c'è dialogo, non vedo davvero come intendano la pace, queste persone...


Scusa per il ritardo nella risposta, ieri sono stato fuori città e non ho potuto accedere ad internet