giovedì 24 gennaio 2008

Giustizia in Italia: è ora di fare i conti

Che il sistema giustizia in Italia non sia esattamente eccellente è ben noto.
Che permetta ad imputati eccellenti di tirare in lungo con il processo per arrivare finalmente alla prescrizione del reato, è anche questo fuor di dubbio.
Dalla lentezza dei procedimenti giudiziari derivano la maggior parte delle condanne in sede europea.

Ma alcuni dati pubblicati recentemente mi dànno da pensare su un altro punto, la responsabilità civile e penale dei magistrati (vecchia battaglia radicale).

Possibile che su 3612 istruttorie aperte contro magistrati accusati di comportamento indegno o irresponsabile si contino 3612 assoluzioni?

Possibile che se un procuratore, fra rinvio a giudizio (deciso dal giudice, altro responsabile), tempi matusalemmici dei processi ed infine assoluzione o proscioglimento da qualsivoglia accusa (come è successo a Kassim, dopo anni di indagine o a tanti altri) ti rovina anni della tua vita, non paghi neanche in termini economici per il suo errore?

Tutto questo merita riflessione, senza parlare di toghe rosse, complotti e golpe del CSM e casini vari all'italiana.

Ma semplicemente ricordandosi e ricordando ai magistrati che anche loro sono sottoposti alle pene previste dalla legge.

5 commenti:

Unknown ha detto...

le leggi sono fatte apposta per impedire che la giustizia colpisca i ricchi. Infatti le carceri sono piene di miserabili, per loro funziona, non possono fare 100 ricorsi come chia ha i grandi avvocati.

MattBeck ha detto...

Benvenuto, Slasch :-)

Beh, i meccanismi di prescrizione e altri (tipo alcune norme di ricusazione del giudice o altre chicche), spesso corretti nel principio, sono studiati ed applicati in modo da salvare chi ha avvocati che vogliono tirarla in lungo (ciò che un innocente NON vuole; prima finisce la tortura giustizia, meglio è).

Concordo.

Non ho niente contro gli avvocati che f sfruttano queste falle (o meglio facilitazioni di classe) legislative: il loro compito deontologico è di impedire che il loro cliente vada in carcere.

La colpa è del legislatore, che dovrebbe, proprio tramite la legge (come recita la vilipesa costituzione) essere la grande regola di fronte alla quale tutti partono con le stesse garanzie e gli stessi limiti.

Caio e buon week end :-)

Anonimo ha detto...

In questi ultimi tempi, specialmente sotto i governi dell'attuale premier non cè giorno che non si parli di giustizia, di riformarla. La mia impressione è che le riforme proposte mirano a rendere meno efficace la giustizia delle persone comuni, e a tirare fuori da impicci grossi di personaggi altolocati. Ma davanti alla giustizia non siamo tutti uguali? Sono incappata in una operazione di compravendita immobiliare 6 anni fa e ho scoperto con mio enorme preoccupazione e affanno molte anomalie, anche penali (da me denubciate con querela e puntualmente archiviate. L'abitazione in questione è stata riparata dai precedenti venditori da danni riportati dal terremoto nelle Marche del 1997, con beneficio di fondi pubblici, venduta contro quanto previsto dalla legge 61/98. E' anche emerso che i lavori sono stati eseguiti non in conformità al progetto depositato in Regione e in Comune,contrariamente a quanto dichiarato nella dichiarazione di fine lavori e nella certificazione di agibilità e abitabilità. Ora ho in corso due procedimenti civili. Tutti mi dicono che ci vorrà tempo per venirne a capo, 15/20 anni. Oltre che allarmata, sto vivendo un disagio biologico che mi sta procurando alterazioni sul piano della quotidianità, documentate da certificato medico legale. Ho 58 anni compiuti: vedrò la fine dei procedimenti? Certo questo non accade a chi ha potere, in barba a quanto si legge nei Tribunali: LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI. Di questo si dovrebbero occupare i politici, non di fendere i loro privilegi e utilizzarli a loro favore. Però npn siamo nel Paese UTOPIA pensato da Tommaso Moro...

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu