mercoledì 29 agosto 2007

La Frontiera Radicale

I Radicali hanno oltrepassato il varco.

Sono usciti dalla zona marginale che le loro idee e la loro storia hanno creato intorno a loro.

Sono entrati nella grande Politica, nel grande apparato di potere: ma molti non hanno capito (o forse hanno capito fin troppo bene) che contano ancora meno che in passato-

Il Radicale storico è un attivista di frontiera, un politico che sa individuare i punti deboli o critici del sistema Italia, avvertendo e proponendo soluzioni.

L’esternità (non estraneità) al sistema che critica è essenziale, in quanto concettualmente viene percepito ed esaminato il problema; ma è proprio sul campo dell’attuazione che lo storico equilibrio radicale si è modificato.
La responsabilità di rappresentanza e di governo obbliga a ingoiare rospi ed accettare idee non proprie: ma deve esserci un limite. Il limite fra la legittima accettazione di inevitabili compromessi e la compromissione con politiche ed atteggiamenti corrotti ed antidemocratici.

I Radicali hanno oltrepassato questa soglia, che è insieme ideale-esistenziale e tattico-politica: sono funzionali al sistema, ma nel modo sbagliato: non sono più gli inesorabili pungolatori propositori del cambiamento e della rivoluzione libertarian.

Sono parte del sistema, volenti o nolenti.
Il sistema li sta inglobando, attirandoli con piccole promesse, attraenti per la disperata situazione dei Radicali stessi, sempre più marginalizzati e derisi in un paese che condivide molte delle loro idee ma non li sostiene né li vota.

Ma ciò non deve accadere: non ora, non completamente.

E’ ora che i Radicali tornino ad avere fiducia in se stessi e rispetto per i propri elettori e simpatizzanti; è ora che facciano un passo indietro tattico che in realtà è un passo avanti, un ritorno al di qua della Frontiera.

Una Frontiera da cui si combatte e ci si appassiona, ci si scanna e da cui si affrontano le gravi crisi e le ingiustizie d’Italia e del Mondo.


Un posto da cui ci si batte per PEGAH e per le tante persone come lei; per KASSIM e per le tante vittime della paranoia antimusulmana che sta travolgendo l’Occidente.


E’ ora di tornare ad essere Radicali: marginali, ma con l’orgoglio di essere tali, consci di ricoprire una funzione politica ed etica essenziale in questo Paese.


E’ un grosso fardello, Gandhi lo sapeva meglio di chiunque altro e non ha mai smesso di ripeterlo.

Ma deve essere fatto.

Punto.

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